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UN ANNO INCERTO PER LA PUGLIA

"COME AL SOLITO"

La Giunta regionale ha approvato il Dief, documento economico e finanziario della Regione Puglia sulla sanità per il 2008, che quest'anno è stato approvato alla fine di gennaio secondo quanto previsto dalla legge regionale di bilancio per l'anno corrente.
Il provvedimento prevede, nelle more delle determinazioni definitive del riparto del fondo sanitario per il 2008 da parte della Conferenza Stato Regioni, un importo pari a 6.256.649.102 cui vanno detratti 234.895.591 per la mobilità sanitaria passiva. Per cui al netto la somma si riduce a 6.021.753.511.


L’imperativo per il direttori generali è di razionalizzare e contenere la spesa. L’obiettivo del governo regionale è di eliminare a fine anno le tasse introdotte dall’1 gennaio scorso per coprire il disavanzo di circa 200 milioni della spesa accumulato nel 2007.

Come? Il Dief fornisce una sventagliata di misure cui in direttorie generali dovranno attenersi. In particolare: riduzione dei ricoveri ospedalieri che dovranno attestarsi sui 180 ogni 1000 abitanti di cui 36 in DH; decurtazione del 2% per le prestazioni erogate da tutte la strutture sanitarie classificate e private accreditate rispetto al 2007; assunzioni di personale nei limiti del 60% della spesa riveniente dalle cessazioni del personale che hanno avuto luogo nel 2007; costi di produzione (al netto di quella per il personale) che non dovranno crescere più del 2% rispetto a quella del 2004. I direttori, inoltre, dovranno presentare alla Regione, “in caso di non coerenza” un piano con le misure idonee a ricondurre la gestione nei limiti degli obiettivi assegnati entro il 30 settembre se lo sforamento ha avuto luogo al 30 giugno; entro il 31 dicembre se l’anomalia si è verificata dopo il 30 giugno. In queste ultime ipotesi scatta automaticamente il blocco della assunzioni e dell’affidamento di consulenze esterne a carattere non sanitario.

La mancata acquisizione dei riequilibrio gestionale entro il 30 settembre e 31 dicembre comporta in automatico la decadenza del D.G. Stessa conseguenza nel caso di mancata o incompleta presentazione della certificazione trimestrale o della mancata presentazione del piano di rientro.
Infine, altro paletto rigido posto dal DIEF, il rispetto degli impegni connessi al monitoraggio della spesa sanitaria. Il mancato adempimento prevede non solo penalizzazioni nella ripartizione del FSR, ma anche contraccolpi in relazione al mancato controllo sulle ricette farmaceutiche, specialistiche e ospedaliere.
Per la strutture private accreditate che non provvedono alla trasmissione dei dati delle ricette al Ministero dell’economia, è prevista la sospensione della liquidazione delle prestazioni erogate da parte delle ASL. Peraltro l’invio dei dati in questione è stato equiparato ad ulteriore requisito indispensabile per l’accreditamento e/o ulteriore requisito per mantenerlo.


Stesso discorso per le farmacie territoriali. Le ASL, prima di procedere alla liquidazione delle spettanze, dovranno verificare il rispetto dell’obbligo di invio dei dati delle ricette al ministero. (S.L.)

 

Bari 01/02/08

 

 

 

 

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