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ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI PUGLIA OdV

 

 

Donazione degli organi:  Trento si conferma la città più generosa d'Italia, cresce il Sud

Per il secondo anno consecutivo Trento è la più generosa tra le grandi città italiane in tema di donazione di organi e tessuti, così come il piccolo borgo di Geraci Siculo si conferma in testa alla classifica dei piccoli comuni, mentre tra i centri di media dimensione a primeggiare sono la pugliese Corato e l’abruzzese Guardiagrele. Sono questi i risultati dell’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all'atto dell’emissione della carta d'identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L'Indice è stato pubblicato in vista della 26ma Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che si celebra domenica prossima 16 aprile: i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. 

GRANDI CITTA’: TRENTO FA IL BIS, SASSARI E LIVORNO ALLE SPALLE
Come nell’anno precedente, è ancora Trento in cima alla classifica della generosità tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti. L’indice del dono raggiunto dal capoluogo trentino è 69,76/100: nel 2022, su 11.678 cittadini che hanno rinnovato la CIE, il 65,6% ha scelto di esprimere la propria volontà sulla donazione (34,4% gli astenuti) e tra i dichiaranti il 78,6% ha detto sì. Un tasso di consenso elevato, oltre 10 punti sopra la media nazionale che si è attestata al 68,2%. Al secondo posto a pari merito Sassari Livorno, entrambe con un indice del dono di 67,69/100: la città sarda, sesta nel 2021, ha raggiunto il 79,1% dei consensi con un’astensione al 41,1%; i livornesi che hanno detto sì sono stati invece il 77% ma con un’astensione più bassa (36,8%), il che spiega l’ex aequo. Ai piedi del podio c’è Verona, quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara (la prima delle grandi città centro-meridionali) e decima Monza. Sale Milano (16ma, nel 2021 era 20ma), stabile Torino al 29mo posto, guadagna una posizione Roma (da 32ma a 31ma), Napoli 39ma (era 42ma).

COMUNI MEDI, IL PRIMATO VA AL CENTRO-SUD: VINCONO CORATO (BA) E GUARDIAGRELE (CH)
È Corato, città di quasi 50mila abitanti in provincia di Bari, il comune più generoso d’Italia tra quelli medio-grandi (da 30 a 100mila residenti). Il centro pugliese ha raggiunto un indice del dono di 77,65/100, oltre 10 punti in più dell’anno precedente, raggiungendo un tasso di consensi dell’81,5% con un’astensione molto bassa (19,1%). Complessivamente migliorano i dati di molti comuni meridionali, nonostante l’opposizione alla donazione al Sud resti tendenzialmente più alta che nel resto d’Italia. Al secondo posto c’è Nuoro, prima un anno fa, completa il podio la sassarese Alghero, seguono tra le prime dieci Como, Belluno, Camaiore (LU), Cerveteri (RM), Pomigliano d’Arco (NA), Sesto Fiorentino (FI) e Monreale (PA). 
Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) a primeggiare quest’anno è Guardiagrele, quasi 8mila residenti in provincia di Chieti. La cittadina abruzzese, con un indice del dono di 88,76/100, ha registrato un tasso di consensi altissimo (98,6%) e un’astensione del 24,3%. Secondo posto per Primiero San Martino di Castrozza (TN), terza Leverano (LE), mentre al quarto posto c’è la palermitana Corleone dove nel 2022 nessun cittadino ha detto no alla donazione: 313 i sì raccolti su 313 dichiaranti, anche se il 42,9% ha preferito astenersi. A seguire in classifica tra le prime dieci Boscoreale (NA), Ponte nelle Alpi (BL), Oliena (NU), Arenzano (GE), Spello (PG) e Ribera (AG). 

PICCOLI COMUNI, GERACI SICULO (PA) ANCORA UNA VOLTA IL PAESE PIU’ GENEROSO
Tra i centri con meno di 5mila abitanti, ancora una volta risulta primo Geraci Siculo, piccolo comune delle Madonie palermitane, con un indice del dono di 94,58/100, un tasso di consensi del 96,8% e un’astensione al 6,9%: in totale, su 102 CIE emesse, sono stati registrati 92 sì alla donazione, 3 no e 7 astenuti. Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani, frutto di una sensibilità scaturita da una vicenda avvenuta nel 2021, alla morte di una bambina geracese di 11 anni, Marta Minutella, i cui genitori avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato in paese una profonda cultura della donazione. Il podio dei piccoli comuni è completato da Cinte Tesino (TN) e da Cardedu (NU). 

 

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