Associazione Trapiantati Organi
Puglia Onlus

 

L’ATO PUGLIA (Federazione LIVER_POOL)

 e la situazione in Italia  in Puglia sulle donazioni e il trapianto

 

 

Massafra  28/01/06

 

 

l’ATO PUGLIA, nella nostra regione, con sede Regionale a Massafra in Via A. Garibaldi 67, è ormai una realtà crescente e per molti trapiantati, pazienti in attesa e cittadini con gravi patologie è diventata  punto di riferimento per informazioni vitali nonché per aiuto morale e psicologico.

Molti sono stati i suoi riconoscimenti raggiunti dalla sua nascita in campo regionale e nazionale.

L’ultimo per data è arrivato dalla  federazione LIVER-POOL (Federazione Nazionale Associazioni di Volontariato malattie Epatiche e Trapianto Onlus che rappresenta volontariato di 16 regioni italiane), che al 2° congresso nazionale di Catania, per il triennio 2006/2008 ha decretato la sede dell’ATO Puglia, segreteria nazionale con il suo presidente Giovanni Santoro che oltre ad essere componente fondatrice e anche rappresentante in Consiglio Direttivo Nazionale.

Il lavoro per la neonata segreteria della Federazione LIVER-POOL sarà molto complesso, perché è la prima Federazione Nazionale fondata da Associazioni di Volontariato che trattano nelle varie regioni d’Italia gli stessi problemi e che insieme hanno deciso di portare il loro contributo, nel Ministero della Sanità, fatto da molta esperienza, preparazione e di vissuto di molte persone colpite da queste gravi forme di patologie.

Va detto questi riconoscimento grazie all’impegno quotidiano da volontari del gruppo dirigente che attualmente è rappresentato oltre dal sottoscritto, dal vice Presidente: Antonio Motolese, dal segretario: Debenedictis Bernardino, dal Tesoriere: Mario Morea. dal socio Onorario e dott. Giancarlo Marzia e dai consiglieri: Damiana Conforti, Antonella Cattozzo, Patremia Michelangelo, Rosaria Giovinazzi, Antonio Dote e Fernando Pizzarelli.

Va evidenziato alcune cose importanti e fondamentali che sostengono l’ATO Puglia:

L’Associazione è apartitica, non ha scopo di lucro, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà ed assistenza sociale, civile, scientifica e culturale e della beneficenza a favore di soggetti svantaggiati portatori di trapianto o in attesa di trapianto; o affetti da una delle patologie con condizioni correlate.

L’associazione, in particolare, persegue il predetto scopo coordinando e sviluppando tutte le attività idonee a:

promuovere l'assistenza alle persone portatrici di trapianto o di patologie per le quali possa essere indicato come terapia il trapianto, nonché l'istruzione e l'educazione delle dette persone e delle loro famiglie in relazione alle dette patologie e terapie erogando a tal fine appositi servizi informativi;

promuovere la cultura della donazione degli organi e tessuti.

Dopo questa piccola parentesi sull’ATO Puglia non possiamo che ricordare e parlare delle tantissime problematiche, che esistono per le donazioni e i trapianti di organi, cellule e tessuti dando velocemente uno sguardo nazionale, alle altre regioni, e poi arrivare in Puglia.

I dati sul trapianti e le donazioni nel 2005 resi noti dal Centro Nazionale Trapianti, ci fanno riflettere ancora una volta sul fatto che, nonostante gli innegabili sforzi compiuti negli ultimi anni, da parte di tutti, non si riesce a tener testa adeguatamente all'aumento nel nostro Paese della domanda di organi.

Oggi ci troviamo che nel 2005 è diminuito il numero dei trapianti effettuati (3220 nel 2004, 2990 nel 2005), il numero complessivo dei pazienti in lista di attesa invece è diminuito di qualche unità (2043 nel 2004, 1937 nel 2005).

Sono anche diminuiti i trapianti da vivente nel 2004 sono stati 158 mentre nel 2005 solo 92.

Quest'ultime, cifre diventano negative, se paragonate alla Spagna, cui la nostra legislazione si è ispirata, dal 1999, al fine di poter utilizzare il maggior numero di organi.

Va rilevato che comunque l’Italia è tra i  primi  posti nelle statistiche Europee come percentuali in materia di donazioni e trapianto di organi facendo registrare anche che è  una delle migliori nazioni in termini di qualità per gli interventi chirurgici di trapianto.

Il problema importante ed irrisolvibile rimane sempre e comunque la differenza molto elevata di donazione e trapianti tra il nord e il sud.

Infatti al sud nel 2005, registriamo ancora troppi, rifiuti alla donazione, con picchi preoccupanti dei 30% in Calabria dei 60,61% in Sicilia, dei 42% in Basilicata e dei 40,68 in Puglia.

Entrando in merito alla nostra Puglia come già si è notato non c'è da stare tranquilli non solo per l'opposizioni al trapianto ma anche per il fatto che facendo riferimento sempre al 2002, cioè qualche anno fa, avevamo avuto all'epoca una percentuale di donazioni quasi del 10,8% per milione di abitanti.

Nei nostri centri trapianti furono effettuati 51 trapianti di rene, 4 di cuore e 25 di fegato e

c'erano stati 76 donatori.

Oggi nel 2005 la situazione è ritornata drastica e per i pugliesi diventa sempre più difficile effettuare un trapianto nella propria regione.

Evidenziando qualche numero troviamo nel 2005 una percentuale di donazioni di 6,8 (cioè meno del 4% rispetto al 2002), sono stati effettuati 51 trapianti di reni, zero (0) di cuore e 16 di fegato e i donatori sono stati 59.

Questi numeri in base ai nostri sondaggi non fanno sperare niente di buono anche per il 2006 infatti nel mese di gennaio di quest'anno non vi è stato registrato nessun trapianto così come nessun donatore.

Le cause secondo noi di questa situazione preoccupante per tantissimi pazienti pugliesi in attesa di trapianto:

Riteniamo, dunque, che si debba fare di più.

Tra i molti suggerimenti la necessità di:

Disciplinare la funzionalità del centro di riferimento trapianto regionale; Ø Costituire un Comitato per la gestione del centro di riferimento;

Stabilire il programma d'intervento annuale regionale; Ø adeguare i reparti, servizi e settori sanitari direttamente impegnati nelle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti o che concorrono a tali attività, compresi quelli medico-legali;

potenziare i reparti di rianimazione e di terapia intensiva impegnati nell'assistenza dei pazienti affetti da lesioni encefaliche, ed in particolare dei reparti di ospedali con unità operative di neurochirurgia; Ø predisporre e attivare strumenti di organizzazione ed informativi, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato, per diffondere in modo capillare tra la popolazione e gli operatori sanitari la conoscenza degli aspetti clinici, tecnici e normativi del prelievo e trapianto di organi e tessuti e per favorire la maturazione di scelte consapevoli sulla donazione, in particolare su quella post-mortem, nel rispetto dei convincimenti personali.

rafforzare, l'obiettivo, la formazione di una più ampia coscienza civile per la donazione di organi e tessuti come elemento di responsabilità e di solidarietà umana e sociale essenziale per la collettività.

organizzare l'attività trapiantologica in forma dipartimentale, anche interaziendale, al fine di ottenere un miglior coordinamento tra le diverse unità specialistiche e un'elevata qualità delle prestazioni sul piano assistenziale e scientifico;

 

Queste alcune delle cose e strumenti da creare nella nostra Puglia, i quali ormai da tanti tanti esistenti nelle altre regioni e che portano un elevato numero di donazioni e trapianti di organi.

“Colgo anche l’occasione per tornare a ribadire l’importanza di diffondere, sempre più, la cultura della donazione. Quando si parla della donazione di organi, infatti, si entra in un terreno difficile, in cui abbiamo il dovere di rispettare le scelte di ognuno; ma tutti devono sapere che donare gli organi, oltre ad essere una scelta consapevole di solidarietà sociale, è l’unico modo di curare i pazienti in lista e destinati a morire o a vivere dipendendo da terapie artificiali”.

 

Il segretario nazionale Liver-Pool

Giovanni Santoro

Pres. ATO Puglia Onlus


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