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A.T.O.

L’INTRODUZIONE NELLA LISTA DI ATTESA

L’inserimento, nella lista d’attesa per il trapianto, avviene dopo la presentazione del caso alla riunione settimanale del personale medico che eseguirà l’intervento e seguirà il paziente dopo il trapianto.

Una volta accettato come candidato per il trapianto, al paziente è richiesto di firmare la scheda per l’iscrizione in lista, sulla quale dovranno essere annotati i numeri telefonici dove il paziente potrà essere contattato in seguito. Il trapianto verrà, infatti, effettuato quando si ripeterà un donatore compatibile per il gruppo sanguigno e corporatura con il ricevente.

Tuttavia tal evenienza non è assolutamente prevedibile e programmabile nel tempo. Quando un donatore idoneo si renderà disponibile, il paziente sarà contattato telefonicamente e sarà informato, su quando dovrà essere al centro trapianti dove si trova in lista, per l’intervento. In genere il trasporto deve essere effettuato in tempi ragionevolmente brevi. È necessario, appena il paziente è dimesso dall’ospedale dopo la valutazione e l’inserimento in lista di attesa, allestire un rapido sistema di trasporto.

Qualora il paziente, sia residente in una Regione diversa, da quella dove si trova il centro, dove sarà effettuato il trapianto è organizzato un sistema di trasporto rapido con la gentile collaborazione delle prefetture locali.

A tale proposito viene di regola inviata ai pazienti inseriti nella lista di attesa, una lettera, da parte del centro trapianti, di richiesta di collaborazione e da consegnare alla prefettura. Il paziente dovrà contattare la propria prefettura non appena ricevuto tale lettera e dovrà prendere accordi con i funzionari incaricati per attivare il sistema di trasporto quando sarà chiamato dal centro per il trapianto.

Il tempo che intercorre fra l’inserimento in lista ed il trapianto può variare da alcuni giorni, alcuni mesi, anche un anno, in relazione al numero dei pazienti in lista dello stesso gruppo sanguigno. Durante tale periodo il paziente dovrà eseguire periodici controlli presso il centro dove ha eseguito la valutazione pre-trapianto.

 

 

 

 

 

I controlli dovranno essere eseguiti almeno ogni 3 / 4 mesi, sono indispensabili per verificare lo stato di salute del malato nel periodo di attesa. Ad ogni controllo il paziente dovrà essere visitato anche da uno dei chirurghi dell’équipe.

Questo periodo di attesa è generalmente trascorso al proprio domicilio o comunque ai recapiti telefonici indicati al momento dell’inserimento in lista.

Qualora il paziente eseguisse degli spostamenti che lo allontanino dai recapiti conosciuti al centro trapianti, dovrà contattare il proprio referente medico o il centro ogni qualvolta si manifestano sintomi di infezioni gravi che possano impedire temporaneamente il trapianto

( ad esempio, infezioni gravi con febbre, come la polmonite).

Quando riceve la chiamata, il paziente si sentirà al tempo stesso eccitato e spaventato, questo è un buon motivo per aver già organizzato tutto il necessario per il trasporto in anticipo possibile. Bisogna ricordarsi di non mangiare o bere niente una volta ricevuta la telefonata di chiamata, è importante che lo stomaco sia vuoto in previsione dell’intervento. Non è necessario essere preoccupati riguardo dell’età, del sesso, della razza del donatore, perché il paziente non svilupperà alcuna delle caratteristiche del donatore.

Quello che è importante è che l’organo del donatore sia valutato al momento del prelievo da uno specialista e che sia considerato valido per il trapianto.

E’ da considerare che l’ultima valutazione è fatta direttamente sul tavolo operatorio, per cui tal volta può accadere che per motivi diversi l’organo non sia considerato idoneo.

In tali occasioni il ricevente avrà fatto un viaggio " a vuoto" e sarà piuttosto alterato quando lo verrà a sapere.

E’ importante comprendere che tale decisione è stata presa nell’interesse assoluto ed unico del paziente e ci saranno occasioni successive e migliori per essere trapiantati.

 

 

 

 

 

 

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