Associazione Trapiantati Organi

Regione Puglia

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LA TERAPIA INTENSIVA

 

Nel reparto di rianimazione e terapia intensiva il paziente viene ammesso subito dopo il trapianto, per la necessaria terapia medica post-trapianto. In questo reparto i parenti non possono accedere se non in giorni ed orari stabiliti.

Il ricovero in terapia intensiva non significa assolutamente che l’intervento non sia andato bene. La permanenza, in terapia intensiva, ha semplicemente dovuto al fatto che in questo reparto vi è la possibilità di una più attenta monitorizzazione e sorveglianza che in un reparto normale dell’ospedale.

Il risveglio dell’intervento sarà controllato da una serie di strumenti che nella maggior parte dei casi producono suoni molto diversi fra loro. Un tubo posizionato nelle prime vie respiratorie (in trachea) aiuterà a respirare fino al momento in cui il paziente non sarà di nuovo in grado di farlo da solo, di solito dopo qualche ora.

Questo tubo è attaccato ad un respiratore autentico che aiuta ad espandere i polmoni al giusto livello.

La presenza di tale tubo tuttavia rende impossibile il parlare ed il bere.

Il personale infermieristico della terapia intensiva assiste completamente il paziente nell’aspirare eventuali secrezioni e nel tenere le labbra e la bocca sufficientemente umide. Per comunicare con il personale sarà sufficiente fare dei segni di "si o no" con la testa o, eventuale, scrivere su piccoli appunti.

Il paziente potrà presentare durante la degenza salutari episodi d’allucinazioni, legati sia alla situazione particolare sia alla terapia. Tali episodi sono fugaci e scompariranno molto rapidamente.

Sempre durante la degenza verrà iniziato un programma di terapia fisica con una terapista, che proseguirà successivamente in reparto.

 

 

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A.T.O. Puglia Onlus

SEDE REGIONALE, MASSAFRA – TA

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