Green Maroon Eaves & Step


  ----------- ATO Puglia Onlus

  ATO.Puglia@excite.it

 


NUOVO OPUSCOLO INFORMATIVO PREDISPOSTO DALLA LIVER_POOL A NOME DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI NAZIONALI E FINANZIATO DAL MINISTERO DELLA SALUTE:

Campagna Nazionale di comunicazione

Donazione e Trapianto di Organi

La Campagna è promossa dalle Associazioni di volontariato AlDO, Associazione Marta Russo, ACTI, AITF, ANED, ASS.I.R.T., FORUM, LIVER POOL
In collaborazione con il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti

INFORMAZIONI PER LA POPOLAZIONE

Questo fascicolo contiene informazioni sulla donazione e il trapianto di organi e di tessuti ed è pensato per aiutare i cittadini a saperne di più e a compiere una scelta consapevole compilando la dichiarazione di volontà relativa alla donazione.

1. PERCHE’ PARLARE DI TRAPIANTI?

Sconosciuto fino a cinquant’anni fa, quando era considerato pura fantascienza, il trapianto di organi rappresenta una delle grandi conquiste della medicina moderna. Forse la più grande degli ultimi anni!

Il trapianto è, oggi, una terapia consolidata, spesso l’unica possibile per la cura di alcune patologie e, soprattutto, l’unica che dipende da un gesto volontario e gratuito: la donazione degli organi e dei tessuti dopo la morte.

Negli ultimi vent’anni l’attività di trapianto è notevolmente aumentata. Si calcola che, in tutto il mondo, le persone che hanno la possibilità di avere un organo ‘nuovo” siano  almeno 50.000 ogni anno. Nel 2004, i trapianti effettuati in Italia sono stati 3.216, il 17% in più rispetto all’anno precedente ma ancora pochi rispetto agli oltre 8.000 pazienti che attendono in lista d’attesa. Per costoro, la possibilità di cura è legata principalmente ad un aumento della disponibilità di organi donati e, quindi, alla scelta consapevole da parte di ciascuno di donare gli organi dopo la morte. Perciò, parlarne e informarsi è importante.  

 

Questo opuscolo è stato scritto per dare risposte chiare a domande legittime e per  aumentare il consenso verso la donazione..

 

IL PRELIEVO

 

Quando avviene il prelievo degli organi?

Quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte cerebrale, stato definitivo e irreversibile.

L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di tre medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo) diversi e indipendenti dall’equipe che effettuerà trapianto.

Il periodo di osservazione necessario a dichiarare la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello deve essere non inferiore a 6 ore consecutive per gli adulti e i bambini in età superiore a cinque anni; non inferiore alle 12 ore consecutive per i bambini di età compresa tra uno e cinque anni e non inferiore alla 24 ore consecutive nei bambini di età inferiore ad un anno.

 

Come avviene il prelievo degli organi?

Gli organi possono essere prelevati da persone di qualunque età che muoiono in ospedale presso le Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (es. emorragia, trauma cranico) o di un prolungato arresto cardiaco, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per definitiva e completa cessazione dell'attività cerebrale.

Le operazioni di prelievo sono effettuate in sala operatorianel più grande rispetto del corpo del defunto.

In presenza di malattie infettive trasmissibili, l’idoneità dell’organo al trapianto è scrupolosamente valutata dai medici con specifici esami. In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica l’utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.

 

Quali organi e tessuti possono essere prelevati per il trapianto?

Organi: il rene, il cuore, il fegato, i polmoni, il pancreas, e l’intestino.

Tessuti: le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni, gli arti.

 

IL TRAPIANTO

 

Che cosa è il trapianto?

Il trapianto è un’efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi o tessuti del corpo umano e che non sono curabili in altro modo.

- Fino a che età si può essere trapiantati?

Negli ultimi anni le indicazioni al trapianto si sono notevolmente ampliate. Anche  malati molto anziani (a volte oltre i settant’anni di età), se in buone condizioni generali, possono essere trapiantati con successo.

Quali sono le indicazioni al trapianto?

Il trapianto va eseguito in tutti i casi di insufficienza irreversibile di organi vitali: cioè quando l’organo è incapace di svolgere le sue funzioni biologiche.

Dove si effettuano i trapianti ?

Il trapianto di organi in Italia viene eseguito negli ospedali o strutture sanitarie accreditate ed è totalmente gratuito per il ricevente.

Quali sono le caratteristiche dei principali tipi di trapianto ?

Il trapianto di cuore, quello di fegato e di polmone sono veri e propri interventi salvavita in quando costituiscono le uniche terapie e che permettono ai pazienti la sopravvivenza. Il trapianto di rene libera i malati in lista di attesa da una cura efficiente ma molto vincolante, questa tecnica terapeutica obbliga ogni paziente a diverse sedute settimanali di 3/4 ore ciascuna.

Le fasi del Trapianto

Il  trapianto è una delle procedure medico-chirurgiche più complesse, sia sul piano tecnico che organizzativo: ogni intervento attraversa principalmente queste diverse fasi:

L’iscrizione nelle liste di attesa. E’ il medico specialista che esegue la diagnosi, a suggerire al paziente la necessità e l’opportunità di chiedere l’iscrizione nella lista di attesa per un trapianto.

  Il controllo dei pazienti in lista di attesa. Ogni Centro trapianti segue e controlla sistematicamente lo stato di salute dei pazienti iscritti nelle liste d’attesa.

La segnalazione di un donatore potenziale. Appena si ha notizia di un donatore potenziale, questa informazione viene trasmessa a tutti i Centri regionali di trapianto. Proprio durante questa fase si provvede anche, se necessario, a chiedere ai familiari del donatore la non opposizione al prelievo degli organi.

La ricerca del paziente in attesa di un organo. La scelta avviene in base a criteri oggettivi, sempre gli stessi, che tengono conto della compatibilità tra donatore e ricevente, del tempo che i pazienti hanno trascorso in lista di attesa e dell’eventuale gravità della loro situazione clinica.

Il prelievo degli organi. Non prima di 6 ore dalla constatazione di morte (così vuole la legge), gli organi destinati al trapianto vengono prelevati chirurgicamente

  L’intervento di trapianto. La difficoltà tecnica dell’intervento cambia a seconda del tipo di organo da trapiantare. In ogni caso, dal momento del prelievo a quello del trapianto si deve limitare il più possibile il periodo durante il quale l’organo da trapiantare viene conservato alla temperatura di 4 gradi centigradi: mediamente si tratta di 6-8 ore per il cuore, 12-15 per il fegato, 24 per il rene.

 

I RISULTATI DEL TRAPIANTO

Chi riceve un trapianto riacquista una qualità di vita che nessun’altra terapia sarebbe in grado di garantire. Se prima dell’intervento molti pazienti non sono autosufficienti o si vedono costretti a trascorrere lunghi periodi di tempo in ospedale, dopo l’intervento la grandissima parte di essi recupera autonomia, capacità lavorativa e di relazioni, possibilità di fare sport.

In proposito, ad esempio, il 90 % dei trapiantati al di sotto dei quarant’anni si dichiara soddisfatto della propria attività sessuale e molte donne trapiantate hanno avuto dei figli. 

Che cos'è il rigetto.

Il possibile rigetto dell’organo trapiantato rappresenta la conseguenza più critica dell’intervento. Il meccanismo biologico del rigetto fa parte  di quelle reazioni naturali con cui il sistema immunitario reagisce alla presenza, nel nostro corpo, di agenti esterni.

Il rischio del rigetto, tuttavia, varia non solo da persona a persona ma anche secondo l’organo trapiantato. I farmaci immunosoppressori hanno l’obiettivo di impedire o attenuare la reazione infiammatoria che scatena il rigetto. Da qualche anno sono fortunatamente disponibili farmaci ‘selettivi’, efficaci contro il rigetto d’organo ma non contro l’attività immunitaria nel suo complesso.Questi farmaci garantiscono all'organo trapiantato una buona protezione e a chi ha fatto il trapianto una soddisfacente qualità di vita.

Trasparenza via Internet

Dal 2003, il Centro Nazionale Trapianti pubblica i risultati ottenuti dai singoli Centri trapianto che operano sul territorio nazionale. Si tratta di una iniziativa di avanguardia mirata a rendere ‘trasparenti’ tutti i dati dell’attività trapiantologia. I dati possono essere consultati sul sito www.ministerosalute.it/trapianti. Altre informazioni si possono ricevere consultando il sito della campagna nazionale www.daivaloreallavita.it

 

LA ‘DICHARAZIONE DI VOLONTA’

 

Come si manifesta la volontà di donare?

Oggi, ogni cittadino maggiorenne può esprimere validamente la propria volontà sulla donazione dei propri organi e tessuti a scopo di trapianto dopo la morte scegliendo tra una delle modalità di seguito indicate.

a. Attraverso una dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé con i propri documenti.

La dichiarazione è valida se contiene: cognome e nome, data di nascita, dichiarazione di volontà, data e firma. Possono essere utilizzati a tale scopo i tesserini blu distribuiti dal Ministero della Salute, l'atto olografo dell'A.I.D.O., le tessere delle associazioni dei pazienti o qualunque nota scritta che riporti quanto indicato.

b. Attraverso la registrazione della volontà (positiva o negativa) effettuata presso gli sportelli ASL abilitati o dal medico di famiglia.

Se il cittadino si registra presso una ASL, i suoi dati vengono inseriti in un archivio informatizzato (Sistema Informativo Trapianti) gestito dal Centro Nazionale per i Trapianti e accessibile dai centri interregionali.

In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo necessario a completare le procedure per l’accertamento di morte. L’opposizione non è consentita se dai documenti personali di cui sopra o dalle dichiarazioni registrate presso le ASL di appartenenza risulti che il soggetto abbia espresso volontà favorevole al prelievo di organi e tessuti. In presenza di più dichiarazioni di contenuto contrario rese in vita dal potenziale donatore verrà presa in considerazione l’ultima effettuata.

La disciplina sopra riportata è quella che discende dall’applicazione dell’art. 23 (disposizioni transitorie) della L. 1 aprile 1999 e dal decreto ministeriale del 8 aprile 2000.  Il principio del silenzio assenso (Capo II, Legge 1 aprile 1999 n.91) non è ancora applicato.

 

I DUBBI DA CHIARIRE

 

 Per i minorenni chi decide ?

Sempre e soltanto i genitori. Se uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.

Cosa fare se il documento di riconoscimento segnalato (carta di identità, patente eccetera) è scaduto?

La dichiarazione vale ugualmente. Vale anche quando il documento di identità segnalato non è presente tra i documenti dell’interessato.

E' necessario segnalare nella dichiarazione una data di scadenza ?

No, non è necessario

E se la dichiarazione viene smarrita?

Basta compilarne un’altra.

Le confessioni religiose sono favorevoli alla donazione degli organi?

La maggioranza delle religioni o confessioni religiose occidentali sostengono senza alcun dubbio la donazione e il trapianto degli organi. La Chiesa Cattolica ha sottolineato in molte occasioni che la donazione degli organi è un atto supremo di generosità, carità e amore. Altre religioni, fra cui, quella Ebraica, Islamica e dei Testimoni di Geova non pongono nessun ostacolo alla donazione.

 

ITALIA: SECONDA IN EUROPA

Il numero dei trapianti effettuati nel nostro Paese è passato 2.756 nel 2003 a 3.216 nel 2004 con un aumento del 16,7%. E’ un risultato straordinario ottenuto grazie alla sinergia di vari fattori: i progressi tecnici e organizzativi del percorso prelievo-trapianto, la professionalità dell’equipe  di medici che da anni sono impegnati nel settore, le Campagne promosse dal Ministero e dal Centro Nazionale Trapianti, l’attività capillare delle Associazioni di Volontariato, una maggiore presa di coscienza della popolazione.

ANCORA MOLTE DIFFERENZE TRA UNA REGIONE E L’ALTRA

Il quadro complessivo è quello di una realtà nazionale ancora molto frammentata e diversificata: accanto a regioni che, per numero dei donatori, sono tra le migliori di tutta Europa, ve ne sono altre notevolmente in ritardo.






 
 


Green Maroon Eaves & Step