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MINISTERO DELLA SALUTE

SCHEMA DI PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003/2005


APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 18/04/03


3.6. Promuovere i trapianti di organo

Per quanto riguarda i trapianti di organo, è noto che i vantaggi prevalgono sulle complicanze (rigetto, infezioni e loro conseguenze) con una sopravvivenza a cinque anni compresa tra il 70% e l'80%, secondo l'organo trapiantato.
E', comunque, necessario continuare a perseguire il reperimento degli organi in tutte le Regioni.
Nel nostro Paese, tuttavia, i livelli di attività sono disomogenei tra le diverse Regioni, sia in termini di donazioni, sia in termini di trapianto, e ciò non contribuisce certamente a garantire quella parità dì accesso alle cure cui i pazienti hanno diritto.

Nel corso dell'ultimo triennio l'incremento complessivo del numero di donazioni e della qualità dei trapianti in Italia ha portato il nostro Paese al livello delle principali Nazioni europee, e il numero dei donatori di organo è aumentato del 42,3%, con un incremento complessivo del 27,4% dei numero dei trapianti.
Sono obiettivi strategici in questo campo:

1. promuovere la valutazione dì qualità dell'attività di trapianto dì organi, tessuti e cellule staminali;
2. favorire la migliore utilizzazione degli organi disponibili, attraverso la diffusione di tecniche avanzate, addestrando gli operatori e favorendo lo svolgimento di queste attività in Centri di Eccellenza;
3. predisporre un Piano nazionale per prelievo, conservazione, distribuzione e certificazione dei tessuti;
4. verificare la possibilità che nei casi opportuni vengano utilizzati organi anche da donatore vivente, dopo un'attenta valutazione dell'applicazione della normativa in vigore e delle Linee Guida, formulate dal Contro Nazionale Trapianti. Va comunque ricordato che la donazione (la vivente non è esente da pericoli sanitari e sociali ed è quindi da considerarsi residuale rispetto alla donazione da cadavere che deve restare l'obiettivo principale del Servizio Sanitario Nazionale;
5. attivare algoritmi oggettivi e trasparenti per l'assegnazione degli organi da trapiantare e per il monitoraggio dei pazienti trapiantati, uniforme su tutto il territorio nazionale;
6. prevedere che il flusso informativo dei dati relativi ai trapianti di cellule staminali emopoietiche: sia integrato nell'ambito del Sistema Informativo Trapianti, anche attraverso la collaborazione con il Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo (GITMO) e l'organizzazione GRACE (Gruppo dì Raccolta e Amplificazione delle Cellule Staminali Emopoietiche) che riunisce le banche di cellule staminali placentari;

La promozione della salute

1. definire la Carta dei Servizi dei Centri di trapianto, prevedendo aggiornamenti continui;
2. estendere lo sviluppo del Sistema Informativo Trapianti;
3. incrementare l'informazione ai cittadini circa le attività qualitative e quantitative dei Centri di trapianto,
4. Per il prossimo futuro, inoltre, occorre procedere a ridurre il divario fra le Regioni in termini di attività di reperimento donatori per raggiungere il numero delle 30 donazioni per milione di abitanti;
5. prevedere sistemi dì verifica sull'efficacia dell'attività dei coordinatori locali, contestualmente al riconoscimento di incentivi;
6. prevedere che in tutte le rianimazioni si attuino procedure per reperire tutti i potenziali donatori e sia disponibile la commissione per l'accertamento della morte;
7. predisporre, per i famigliari dei soggetti sottoposti ad accertamento di morte, un supporto psicologico e di aiuto;
8. attuare il finanziamento per funzione, come individuato nell'articolo 8 sexies del Decreto Legislativo 19 giugno 1999 n. 229, superando il finanziamento per DRG;
9. sorvegliare il rispetto delle Linee Guida per i trapianti da donatore vivente attivando in particolare l'organismo di parte terza ivi previsto per informare correttamente le parti in causa sui vantaggi e svantaggi delle procedure;
10. monitorare l'attività delle singole Regioni circa i prelievi di tessuti umani e la loro utilizzazione, l'attivazione dì banche dei tessuti regionali o interregionali, il loro accreditamento e la loro funzionalità;
11. inserire, anche i trapianti di cellule staminali emopoietiche tra i trapianti d'organo e di tessuti raccogliendo i dati presso il Centro Nazionale Trapianti, e collegando quest'ultimo con il registro dei donatori viventi di midollo osseo istituito presso l'ospedale Galliera di Genova;
12. favorire lo sviluppo di attività di ricerca connesse alle attività di trapianto;
13. supportare l'attivazione dì procedure informatiche standardizzate, soprattutto per la gestione delle liste dì attesa;
14. promuovere adeguate campagne di informazione rivolte ai cittadini;
15. realizzare la selezione dei riceventi il trapianto con algoritmi condivisi e procedure informatizzate, documentando ogni passaggio del processo decisionale ai fini di un controllo superiore;
16. valutare e rendere pubblici i risultati delle attività di prelievo e trapianto di organi;
17. rendere sempre più oggettivi e trasparenti i criteri di ammissione del paziente al trapianto.

Le segreteria ATO Puglia Onlus








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