ATO.Puglia@excite.it

 

 

 

ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI PUGLIA ONLUS

 


 

all’assessore alle Politiche della Salute

Dott. Alberto Tedesco

Regione Puglia

 

 

                       Sull’approvazione della Giunta regionale del piano di prevenzione 2005-2007 L’ATO Puglia ONLUS non può che entrare in merito e fare alcune considerazioni e nello stesso tempo chiedere alla stessa Giunta regionale e all’opinione pubblica alcune riflessioni su tale piano.

            Ancora una volta su argomenti importanti non sono state sentite le Associazioni di volontariato che  dopo tantissimo lavoro da volontari hanno acquisito strumentazioni ed esperienza sul modo e metodi di fare prevenzione.

Un piano di prevenzione di tutto rispetto, ma che esclude interventi urgenti e necessari di prevenzione su alcune patologia gravi di cui attualmente, la Puglia rappresenta una delle regioni più colpite e che da anni non si interviene.

È il caso di parlare delle EPATITE.

 

            I dati epidemiologici ci riferiscono che attualmente in Italia oltre 2 milioni di cittadini siano portatori del virus dell?epatite C (HCV). Di questi circa 600.000 sono affetti dalla malattia sia nella forma di epatite cronica che di cirrosi epatica.

A questi vanno aggiunti quelli affetti da epatiti croniche da virus B e da altri virus epatotropi.

Per quanto l’incidenza di epatite B stia lentamente diminuendo in Italia (nel 1999 è stata del 2,74 per 100.000 abitanti), il livello permane ancora tra i più elevati dell’Europa occidentale.

Ogni anno circa 14.700 persone muoiono di cirrosi epatica e nel 47,7 per cento dei casi la causa principale di questi decessi è il virus HCV, mentre nel 72 per cento dei casi, insieme al suddetto virus, altri fattori aggiuntivi (virus B, alcool, virus HIV, eccetera) determinano complicanze e aggravamento della malattia.

Comunque si può affermare che ogni anno muoiono almeno 7.000 persone affette da cirrosi epatica post-virale.

In assenza, fino ad oggi, di un vaccino specifico per il virus C (quello più frequente) e di una terapia farmacologica radicale, è urgente intervenire con una capillare e corretta informazione sia individuale che di massa (scuole, militari, comunità, eccetera).

 

             Oggi in Puglia l'epatite C interessa circa 10% della popolazione, con punte a volte anche superiori, dato che è stato diffuso  nel corso di convegni sulla malattia che si svolgono nella nostra regione.

L'epatite C - è la causa principale di cirrosi e epatocarcinomi.

Studi multicentrici su questa patologia hanno infatti dimostrato che nel nostro paese il virus C da solo o in combinazione con altri fattori (alcool, epatite B) è presente nel 72.1% delle cirrosi e nel 76% degli epatocarcinomi.

Eppure per curare chi soffre di epatite C, ed evitare la diffusione della malattia - è stato ribadito – che serve solo la corretta prevenzione e diagnosi precoce dell'infezione -

 

Il virus dell'epatite C (Hcv) «è un virus multiforme che rappresenta nel nostro paese la causa più frequente di malattie epatiche e di trapianti di fegato.

Importante è riconoscere in tempi precoci la malattia quando il soggetto è ancora asintomatico, in modo che vengano messe in atto tempestivamente strategie terapeutiche efficaci e personalizzate per evitare rischi e complicanze.

           Nasce quindi la necessità che, la Giunta regionale, parta al più presto, sentite le parti interessate, con un progetto di prevenzione a tappeto per tutta la popolazione e nello stesso tempo con una legge regionale che disciplina il tutto (di cui potremmo come federazione proporla , se ci verrà chiesto).

Bisogna tra l’altro mettersi in sintonia con il piano sanitario e con il Ministero alla salute, puntare sul miglioramento degli stili di vita, sopratutto nei giovani, possono aiutare a prevenire le epatopatie e la cirrosi.

 

I messaggi potrebbero (se c’è volontà di affrontare tale problema vitale) essere diffusi su Tv, Radio, Stampa ed anche, certamente, con un sito regionale su internet dedicato (oggi costa poco).alla prevenzione dell’Epatite.

Gli stili di vita di vita che potrebbero riguardare, crediamo, semplicemente:

 

Ø      Dieta (effetto dannoso dell’obesità e delle malattie metaboliche sul fegato:statosi, steato epatite non alcolica, fattore aggravante altre epatopatie ecc)

Ø      Alcol (soprattutto per i giovani frequentatori delle discoteche)

Ø      Uso di droghe

Ø      Piercing, tatuaggi, rapporti a rischio

Ø      Uso di farmaci

Ø      Esposizione professionale a sostanze chimiche (vernici, colle, solventi)

Ø      Esposizione alimentare a sostanze chimiche (conservanti ecc).

 

Le epatopatie dei prossimi anni, gli anni di chi oggi è adolescente oggi, saranno tutte secondarie a questi errati stili di vita.

 

La Federazione Nazionale LIVER – POOL, rappresentata dall’ATO Puglia (Associazione Trapiantati Organi Puglia Onlus) di cui ne è componente nazionale,  con il suo comitato scientifico AISF (Associazione Italiana Studi Fegato) sarà disponibile insieme alla giunta regionale di mettere a punto un progetto sulla prevenzione dell’Epatite  nelle nostra regione.

Tutti dobbiamo cominciare a credere che le malattie del fegato nella nostra regione  in Italia - e, perchè no, nel mondo - possano essere sconfitte!

Noi  e quelli che sono stati chiamati a combattere una simile battaglia: a casa, in famiglia o nelle piazze, con gli studenti delle scuole o in ambulatorio, in carcere e nelle case d'accoglienza, nelle corsie d'ospedale, con gli immigrati, all'università, in terre lontane e ostili o, miracolo della tecnologia di questi ultimi anni, siamo convinti che possiamo farcela se le istituzioni ascoltano le nostre richieste d’intervento.

 

 

Giovanni Santoro

Pres. ATO Puglia

 

 





entrare in home pagina ATO    entrare nella pagina ato 2005