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Si avvicina la produzione “di massa” di sangue artificiale

Da Trapianti.net

07/07/2017

Un giorno potremmo avere una produzione di massa di sangue artificiale per le trasfusioni grazie a un nuovo studio dell’Università di Bristol. C’è da premettere che esistono già tecnologie che consentono la produzione di globuli rossi in laboratorio, ma attualmente le tecniche hanno un limite, ossia, sfruttando determinati tipi di cellule staminali si riesce a produrre globuli rossi in laboratorio, ma ciascuna cellula non è in grado di produrre più di 50.000 globuli rossi.

Una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista Nature Communications, prospetta un significativo passo in avanti nella produzione di massa di sangue artificiale adatto per le donazioni. Il gruppo di ricercatori dell’Università di Bristole della National Health Service Blood and Transplant (NHSBT) ha infatti sviluppato un metodo per produrre una quantità illimitata di globuli rossi, riuscendo a intrappolare le cellule staminali in una fase precoce in cui crescono di numero e a tempo indeterminato. Jan Frayne, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, sostiene che una volta ottenuto questo gruppo di cellule, si può fare in modo che diventino globuli rossi per l’uso clinico in maniera sostenibile.

La tecnica sviluppata, sarebbe, secondo i ricercatori, robusta e riproducibile. “Anche se qualcuno potrebbe sollevare dubbi sull’uso delle oncoproteine virali utilizzate per creare queste linee, è improbabile che queste possano rappresentare un rischio per l’uso clinico in quanto la loro espressione si perde prima della differenziazione terminale”, sottolineano i ricercatori. Inoltre, il prodotto risultante viene enucleato, pertanto il rischio oncogenico è scongiurato. Quindi la carenza di sangue quale importante problema della sanità a livello globale, potrebbe essere presto risolto da questi prodotti alternativi di globuli rossi.

In realtà, adesso che i ricercatori hanno trovato la risorsa biologica per la produzione di globuli rossi, la sfida non è affatto finita perché necessitano della tecnologia adatta per la produzione di massa. Bisogna infatti tener presente che una sacca di sangue contiene circa 1.000 miliardi di globuli rossi, quindi una quantità mostruosa da produrre, ma quella che si è innescata è una sfida di bioingegneria la cui prossima fase è proprio quella di vagliare i metodi per aumentare il rendimento della procedura.

Insomma, la BEL-A line, dimostra un grande potenziale per la produzione di nuovi globuli rossi per uso clinico e come strumento di ricerca per lo studio dell’eritropoiesi in condizioni di salute e di malattia, con applicazioni interessanti anche in altri campi di ricerca, rappresentando in definitiva  anche una fonte di eritrociti per le trasfusioni in aree del mondo in cui le donazioni di sangue sono inadeguate o non sicure. Alla domanda se tutto ciò significa che non serviranno più le donazioni, la risposta dei ricercatori è no, perché come sottolineano dall’NHS Blood and Transplant, non c’è l’intenzione di usare il sangue artificiale per tutti, anche perché potrebbe essere molto costoso. Ci sono tuttavia situazioni in cui può essere determinante, come quello delle trasfusioni a persone con gruppi sanguigni molto rari per i quali è molto difficile trovare donatori.

 

Bibliografia
Trakarnsanga K, Griffiths RE, Wilson MC, et al. An immortalized adult human erythroid line facilitates sustainable and scalable generation of functional red cells. Nat Commun. 2017 Mar 14;8:14750. doi: 10.1038/ncomms14750.

(Trapianti.net)

 


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