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TRAPIANTI: COSTA, NON REFERENDUM MA PRIMA RICHIESTA VOLONTÀ

(ANSA) ROMA 19 MAR 2000

L’ATO in merito alle molte notizie confusionarie messe in circolazione negli ultimi giorni sotto la voce TRAPIANTI /REFERENDUM ha voluto diffondere alcune precisazioni, affinchè i cittadini possano ricevere un’informazione precisa sull’iniziativa del Ministro della Sanità e del Direttore Generale Nazionale Del Coordinamento " Donazione e Trapianto di Organo"

 "Non è un referendum, ma una prima richiesta di manifestazione della volontà sulla donazione degli organi."

Così il neo direttore del centro nazionale trapianti presso l’Istituto Superiore di sanità, spiega l’iniziativa annunciata dal Ministro della Sanità di far arrivare ai cittadini con il certificato per i referendum un modulo per la dichiarazione.

Ecco i punti dell’iniziativa che rende operativo un periodo Transitorio dell’applicazione della legge sui trapianti (in Vigore dal 16 aprile 1999) in attesa che diventi funzionante il Sistema informatico nazionale e dunque prima dell’applicazione Completa dal previsto sistema di notifica:

 

  1. Con i certificati elettorali di maggio verrà effettuata una capillare distribuzione di moduli che i cittadini potranno utilizzare come dichiarazione di volontà (positiva o negativa) da portare con sé;

     

  2. A tutti i cittadini viene data la possibilità (non obbligo) di esprimere la propria volontà sulla donazione dei propri organi a scopo di trapianto dopo la morte;

     

  3. Il sistema scelto in via transitoria non è il silenzio-assenso, ma il consenso o il dissenso esplicito;

     

  4. Se un cittadino non si esprime è previsto dalla legge la possibilità per i famigliari di opporsi al prelievo (coniuge, convivente more-uxorio, figli, genitori).

 

 

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